Giovedì 6 Luglio si è conclusa la seconda sessione del corso “Diploma in Risk Management per le funzioni di Controllo”, che ho contribuito a organizzare per AIIA [Associazione Italiana tra gli Internal Auditor].
La soddisfazione dell’aula è stata paragonabile a quella che ho provato come docente e come membro del Comitato Scientifico, dato che con il team dei Docenti siamo riusciti a dare una visione davvero completa e approfondita sull’utilizzo del “Pensiero basato sul Rischio” e della conoscenza delle modalità di approccio alle diverse fattispecie di rischio, nonché alla corretta modalità di progettazione del Sistema dei Controlli Interni, necessario a mitigarli.
Il percorso richiede sette giorni di aula, con l’intervento di Docenti di alto livello, dato che si trattano temi critici per le Aziende e per le PA. Il corso ha una valenza di immediata utilità per la progettazione dei controlli interni e per la gestione efficace degli Audit Interni. Il tutto in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.
Dal 2015, stante la pubblicazione delle nuove Norme sui Sistemi di Gestione, a partire dalla cosiddetta “Qualità”, il tema della gestione dei rischi è diventato un elemento di attenzione.
Con il Corso di Diploma, abbiamo aggiunto molto valore a questo tema strategico, per la vita di qualsiasi organizzazione.
La gestione dei rischi è un tema che conduce rapidamente a esplorare territori spesso ignorati nella vita aziendale: il primo di questi territori è proprio il processo di progettazione del business stesso e il conseguente processo decisionale e di pianificazione. Tale processo si basa su un modello, tipico per ogni azienda, che deve tener conto del “rischio” e delle modalità più concrete per gestire sia le opportunità, sia i trabocchetti che possono celarsi dietro ogni intuizione di affari.
L’altro territorio che presenta molte insidie è quello del monitoraggio proprio sui sistemi di Controllo di secondo livello, quali “Compliance”, “Controllo di Gestione” e lo stesso processo di “Gestione dei Rischi”.
Abbiamo esplorato un ulteriore terreno sul quale non viene quasi mai fatta luce. Quello del contributo significativo delle “Persone” alla dinamica dei rischi aziendali. Ecco, allora, lo sviluppo di una sessione dedicata al “fattore umano”, come “meta-fattore di rischio”, presente in tutti i processi decisionali e gestionali.
Il Corso, infine, ha presentato anche alcuni casi di business, ove le aziende hanno subito danni irreparabili non da fattori esterni, ma dal comportamento delle Risorse Umane al comando.
I modelli esplorati possono costituire un elemento chiave per interventi di audit evoluti, di nuova generazione: audit sui comportamenti, audit sui processi decisionali, audit sulle modalità di creazione della consapevolezza.
Con il Corso in Gestione dei Rischi per le funzioni di Controllo è stato realizzato un percorso, che ha suscitato nei partecipanti grande interesse e che è destinato proprio a mettere in luce gli elementi, talora reconditi, che pilotano l’avverarsi delle situazioni di pericolo e, se del caso, l’avverarsi di eventi forieri di danno.
Auguri a tutti i meravigliosi partecipanti e … arrivederci alla prossima edizione!
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